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AlbatrosAlbatros

200,00

GENDERLESS

Versi Studio: Versi è uno studio olfattivo in tre capitoli, per esplorare le meravigliose corrispondenze tra profumo e poesia e gioirne. Il terzo e ultimo dei tre studi  è Albatros Eau de Parfum ispirato alla  omonima poesia  di Charles Baudelaire (1821-1867), pubblicata all’interno della raccolta I fiori del male. è la seconda poesia della raccolta (prima edizione: 1857) e si trova nella prima delle sei sezioni in cui è divisa l’opera e che ha per titolo Spleen et Idéal.

Formulazione: Anne Sophie Baeghel
Studio e progetto: Stefania Squeglia

Eau de Parfum 20%
100ml/ 3.4 fl OZ
Natural Spray

[+] Ingredienti/allergeni

Quantità
COD: ODA59360 Categorie: ,

Descrizione

Piramide olfattiva

Testa (Moderna e Molecolare): Accordo Pulito, Accordo Spuma  e Accordo Ozonico

Cuore: Accordo di rosa contemporanea*, Assoluta di rosa e Ananas

Base (**): Legno Cashmere, Legno Cedro Marocchino, Legno Cedro della Virginia e Vetiver haitiano (piccola traccia di Muschio Bianco)

* blend di differenti “rose” sintetiche e naturali
**tutti i legni utilizzati in formula sono naturali ad eccezione del cashmere che è presente come molecola denominata Cashmeran

IL CONCEPT

Parlare di poesia vuol dire anche parlare di Poeti.

Il Poeta è colui che fa. L’uomo nel suo divenire. Il simbolo dell’umanità intera.

Il poeta è l’Uomo quando usa le sue Ali.

Le ali dell’uomo sono la sua sensibilità. Quella sensibilità e quelle ali che spesso dimentichiamo di avere e di aprire.

È la sensibilità che ci fa volare alti ma anche inciampare o fa si che veniamo derisi.

Nessuno ha mai descritto tale ambivalenza così bene come Charles Baudelaire nel suo poema Albatros. Siamo tutti Albatri. Possiamo librarci maestosi nell’aria della vita e inciampare goffamente nelle nostre stesse ali. Suscitiamo ammirazione ma anche derisione. Perché è nel nostro limite che abbiamo il fondamento.

Albatros (Il Profumo)

È un vento di Libertà, senza timori, esitazioni e vergogne.

Un orizzonte ceruleo che accoglie chi vuole aprire le proprie Ali.

Albatros (La poesia)

Traduzione di Giovanni Raboni per Mondadori:

Spesso, per divertirsi, i marinai
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
indolenti compagni di viaggio delle navi
in lieve corsa sugli abissi amari.

L’hanno appena posato sulla tolda
e già il re dell’azzurro, maldestro e vergognoso,
pietosamente accanto a sé strascina
come fossero remi le grandi ali bianche.

Com’è fiacco e sinistro il viaggiatore alato!
E comico e brutto, lui prima così bello!
Chi gli mette una pipa sotto il becco,
chi imita, zoppicando, lo storpio che volava!

Il Poeta è come lui, principe delle nubi
che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
esule in terra fra gli scherni, impediscono
che cammini le sue ali di gigante.