Descrizione
CONCEPT
In Sanscrito Mauna vuol dire Silenzio.
Non il silenzio inteso come assenza di rumori, ma quella forza, libera dalle catene di tempo e spazio in cui risiede, incontaminata, la Vibrazione Sacra. Dietro ogni cosa. Prima di ogni cosa. Dopo tutto.
Il Sanscrito come lingua e il Legno di Sandalo come materia, sono gli elementi su cu si fonda Mauna.
Odorare non è, forse, una delle cose più vicine al Silenzio che l’essere umano possa fare?
Quando odoriamo qualcosa, sentiamo, non pensiamo. Afferriamo. In questo c’è Silenzio. Onestà. Unione. Quell’attimo prima di iniziare a classificare, catalogare, interpretare. In quell’attimo noi siamo profumo. Il profumo è noi. Questa condizione di sospensione non dura a lungo, ma non è importante, quello che veramente conta è che avvenga.
Ogni volta che chiudiamo gli occhi, e “annusiamo”. Il sipario cala. E il Silenzio entra in scena dietro le quinte mentali. Così ci ritroviamo faccia a faccia con l’intangibile. Un canale aperto che ci connette a ciò che è sempre stato e sempre sarà. Se siamo pronti a sentirlo.
Eco perché Mauna è Silenzio. Mauna ti mette in ascolto del tuo naso che diventa portale per accedere alle profondità interiori, delicatamente, senza sforzo, così come il fiore di loto emerge dal fango con estrema naturalezza. Questa connessione può sembrare svanire nella vita quotidiana, invece è sempre li, inamovibile, disponibile ad essere contattato ancora e ancora.
Mauna viene anche a dirci che il corpo è Tempio: entriamo allora, e troviamo li la Vibrazione Sacra del Silenzio. La vita è questo.
Stefania Squeglia ha voluto che Mauna fosse un ricamo intorno al legno di Sandalo, una materia dalla bellezza naturale e complessa al tempo stesso, che rappresenta un mondo a se stante. Questa decisione l’ha portata a lavorare con Cristiano Canali, particolarmente interessato a sensibile all’utilizzo del Sandalo Indiano in profumeria.
“il Legno di Sandalo, tra tutte le materie prime, mi ha particolarmente toccato nel profondo, annusarlo per la prima volta in India, durante un corso di medicina ayurvedica, ha aperto il mio cuore alla profumeria, e così ho cambiato la mia vita.” Dice Cristiano Canali.
La formulazione elaborata da Cristiano per dare forma alla visione di Stefania è un vero e proprio “sūtra” la cui voce si fonda sulla dignità del Santalum Album.
C’è un antico verso Sanscrito sul quale Stefania ha meditato a lungo presente durante tutto il processo di creazione di Mauna:“…nel sentire il profumo del legno di Sandalo , l’ordinaria sensazione di indifferenza scompare, e sorge (invece) un Vibrazione nel cuore, che non è altro che energia di Benedizione.”
Tantrāloka, Capitolo III, 208b-10, Śrī Abhinavagupta (10th-11th Century CE).
L’arte per Mauna
Il fiore di loto galleggia. Sta per aprirsi. Connesso all’aria e all’acqua. Ma anche collegato al mistero velato dalla palude. L’artista toscano Alessandro Reggioli ha interpretato la richiesta di Stefania dando forma ad un loto in ceramica raku che inizia ad aprirsi mostrando bagliori di oro, adagiato su una foglia dipinta a mano su tela pittorica. Quando il flacone viene preso dallo scrigno di legno la foglia si apre dolcemente, come animata di vita propria, adagiandosi ogni volta in modo diverso intorno al fiore in ceramica. Con Mauna, ancora più che prima, la presentazione artistica esterna rappresenta pienamente l’afflato interno, e questo è stato possibile, grazie allo stretto contatto di affinità elettiva tra Alessandro Reggioli e Mendittorosa. Alessandro continua ad elargire attenzione e luce ad ogni Creazione Mendittorosa. Con Mauna ancora di più.